Villa Pallavicini

 

Gennaio 2023

  

Spettacolo con canzoni

  Sabato 14 gennaio alle ore 21,00

Lo sbarco in Lombardia

 

Come in certi sogni buffi e angosciosi, i personaggi de “Lo sbarco in Lombardia” si muovono a fatica e sembrano non andare da nessuna parte. Sono tuttavia mossi quasi meccanicamente da un’inquietudine la cui origine si può trovare forse nelle strane manie di grandezza, forse nello sfacciato ottimismo che li anima. Forse ancora nella negazione più assoluta della realtà, in favore di un mondo in cui le guerre si combattono con le canzoni e gli slogan urlati dai balconi fanno paura solo a chi non ha capito che è tutta una farsa.
Lo sbarco in Lombardia è un’escursione male organizzata nei meandri oscuri del tempo, senza bussola e con le ciabatte. È una ridicola messinscena immersa nell’inesattezza storica, inzuppata di errori geografici, i cui protagonisti - come soldati inadeguati di un esercito guidato esclusivamente da patetici campanilismi e arretrati provincialismi - si trascinano in un delirio di sospetti, insidie, malumori. Forse sono spie che si fingono idioti o, più probabilmente, il contrario. 
Di e con Foma Fomic, Giacomo Fava e Rubynia Reubens.

 

Dalle ore 19,00 aperitivo con taglieri, stuzzichini, sfizi
Ore 21,00 concerto 
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.
INGRESSO CON TESSERA  + CONCERTO 5 EURO

 

Teatro

  Domenica 15 gennaio dalle ore 16,00

Teatro in fasce - per bambini 0-3 anni

 

 

 


 

Proiezione documentario

  Venerdì 20 gennaio alle ore 21,00 

Crossing the Color Line - Il Documentario di Sabrina Oana

sugli italiani afrodiscendenti

 

Portatori di un background migratorio, e quindi di una doppia eredità, ma anche dello stigma dell’immigrato per il loro aspetto fenotipico in un paese in cui identità nazionale e “bianchezza” sono ancora indissociabili nell’immaginario collettivo, gli “Afro-italiani” - la cui presenza non è ancora normalizzata - sono spesso percepiti come turbatori dell’equilibrio etnico-culturale del loro paese, che mette in dubbio la loro italianità e li considera come una presenza esogena che deve “integrarsi” e non “comunitarizzarsi”, oppure ''tornarsene nel proprio paese''. Al di là delle categorie e delle teorie, questo documentario vuole offrire la possibilità di accedere direttamente alle storie, alle preoccupazioni e ai bisogni di una minoranza il cui vissuto ci consente di comprendere l’ancoraggio nazionale di movimenti sociali globali come l'afro-femminismo o l’antirazzismo, informandoci al tempo stesso sulle specificità del contesto italiano. Passato e presente si intrecciano attraverso le esperienze delle persone intervistate e gli excursus storici sulla storia coloniale italiana ed europea, permettendoci di capire non soltanto come si é venuto a creare nel corso dei secoli l’Altro, l’Africano razzializzato, ma anche il modo in cui questa percezione continua ancora oggi a strutturare il senso comune e le esperienze individuali. In un mondo ormai iperconnesso e globalizzato è ancora possibile opporre un "Noi" ad un "Voi" in modo antagonistico? Ad ogni modo urge comprendere le conseguenze contemporanee di un passato collettivo che ha lasciato un segno nelle coscienze individuali e nazionali. Un segno che deforma i rapporti con sé stessi e con gli altri e dal quale, ancora oggi, si cerca di guarire.

Al termine della proiezione dibattito con la regista.

 

Sabrina Onana

Italo-camerunense d’origine, nata a Parigi e cresciuta a Napoli, Sabrina Onana è una giovane regista e fotografa indipendente di 24 anni laureata in Sociologia Contemporanea all’Ecole Normale Supérieure et alla Sorbona e in Scienze Sociali e Politiche all’Università PSL-Paris Dauphine di Parigi. Durante il suo ciclo di studi ha sviluppato un interesse spiccato per le questioni sociali e politiche, in particolare quelle legate alla costruzione identitaria dei figli di immigrati afro-discendenti nelle società occidentali europee. Appassionata di fotografia, disegno e pittura, Sabrina dirige diversi progetti artistici a scopo culturale e sociale.

 

GRADITA LA PRENOTAZIONE.
INGRESSO CON TESSERA 

 

Concerto

  Sabato 21 gennaio alle ore 21,00 

Intesi come Tram - Omaggio a Jannacci e alla canzone milanese

 

Serata meneghina per cantare tutte, ma priprio tutte, le più belle canzoni della tradizione milanese! Il repertorio degli Intesi come Tram spazia da D’Anzi a Jannacci passando da Gaber e Vanoni, con un occhio a Strehler, Fo, Carpi, Rossi, Svampa, Vecchioni e Milly. Una serata per cantare!

Domenico Schiattone: voce e chitarra
Enzo Giliberti: sax
Marco Stabilini: tastiere
Massimo Aló: chitarra e basso elettrico
Max Di Noia: batteria


Dalle ore 19,00 aperitivo con taglieri, stuzzichini, sfizi
Ore 21,00 concerto
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.
INGRESSO CON TESSERA  + CONCERTO 5 EURO 
 

Concerto

  Venerdì 27 gennaio alle ore 21,00 

F.J.04

FJ.04 è un quartetto molto coinvolgente che trae origine dalla 12BarSociety di Monza. I quattro musicisti sono quasi tutti reduci delle mitiche big band di Claudio Bolli, una delle trombe più note del jazz a Milano. Se 4 sta per quartetto, F e J stanno per funk e jazz, i pilastri del repertorio dei nostri. Repertorio che è anche deviante, come deviante è il jazz. Deviare, rispettando le regole fondamentali del jazz, incrociando generi diversi per arrivare ad una musica diretta e vigorosa: questa la soluzione di Fj.04.

Marco Bertasini: sax tenore, sax contralto
Andrea Burgio: basso
Francesco Ferrara: chitarra
Michele Monterisi: batteria

Dalle ore 19,00 aperitivo con taglieri, stuzzichini, sfizi
Ore 21,00 concerto
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.
INGRESSO CON TESSERA + CONCERTO 5 EURO

Concerto

  Sabato 28 gennaio alle ore 21,00 

The Dark Side of the Moon

 

Il batterista Lino Salomoni propone, a 50 anni dalla sua composizione, il capolavoro dei Pink Floyd - The Dark Side of The Moon in una coinvolgente performance musicale arricchita da viedo, testi e racconti.

Dalle ore 19,00 aperitivo con taglieri, stuzzichini, sfizi
Ore 21,00 concerto
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.
INGRESSO CON TESSERA 

 

 


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