Villa Pallavicini

 

Scuola gratuita di italiano per stranieri

 

 scuola2016

  

 

Secondo quadrimestre - Febbraio 2016/Giugno 2016

Numero totale iscritti: 237

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Rispetto al quadrimestre precedente il numero degli allievi rimane sostanzialmente invariato. Continuano ad essere prevalenti le femmine rispetto agli uomini.

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Aumentano in modo impressionante i minori che frequentano la nostra scuola, questo grazie ai sempre maggiori ricongiungimenti famigliari e ai molti minori non accompagnati ospiti di comunità di accoglienza. 
È chiaro che questa forte presenza di ragazzi modifica e complica le dinamiche all’interno dei gruppi classe, richiedendo ai nostri volontari un ulteriore sforzo.

 

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Sempre rispetto al quadrimestre precedente rimangono prevalenti gli allievi di origine egiziana. Come già ipotizzato è probabile che la scelta della nostra scuola, non legata esplicitamente a nessuna istituzione religiosa, attragga  maggiormente musulmani che  temono di non sentirsi a loro agio in scuole ospitate in strutture religiose.

 

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Continuano ad essere moltissimi gli studenti neo arrivati a conferma che la nostra zona continua ad essere polo attrattivo per nuovi arrivi forse in virtù del richiamo tra connazionali.

 

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Peggiora invece la situazione occupazionale. Forse in virtù della giovane età dei nostri iscritti e delle molte figure femminili, continua il trend negativo rispetto alla posizione lavorativa.

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A conferma della forte presenza di neo arrivati sono prevalenti i livelli base di apprendimento della lingua italiana.

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Sostanzialmente si conferma la residenzialità con la famiglia per quanto sia significativo il numero di persone che risiedono in comunità o strutture di accoglienza (altro).

 

 

Primo quadrimestre - Ottobre 2015/Febbraio 2016

Numero totale iscritti: 249

Nel primo quadrimestre (ottobre 2015 – gennaio 2016) si sono iscritti  249 studenti  (114 maschi e 135 femmine) provenienti da 20 diversi paesi con una maggioranza di egiziani (120) seguiti da marocchini (23) e filippini (21).

 

 

 

 

Sono state formate  12 classi, le lezioni si sono svolte per 4 giorni a settimana in due fasce orarie: la mattina dalle 9,30 alle 11,30 e nel pomeriggio dalle 18,00 alle 20,00. Ogni classe è stata coordinata da 1/2 docenti di riferimento coadiuvati da 2/3 tutor. Ai livelli più bassi è stato necessario implementare la presenza di docenti e tutor e alcune classi hanno svolto il programma con il sostegno di 4 docenti. Complessivamente i volontari attivi sulla scuola sono circa 30 a cui si aggiungono 6 baby sitter .

Il numero di iscritti  (249) risulta leggermente inferiore rispetto agli anni precedenti; riteniamo che la contrazione numerica sia dovuta al maggior numero di scuole e corsi attivi sul territorio; sono infatti aumentate, nella nostra zona e in generale in tutta la città, le iniziative  e le attività di sostegno all’apprendimento linguistico.

Le unità femminili (135), già da qualche anno, superano quelle maschili (114). Ciò si spiega in relazione al carattere stanziale che il fenomeno migratorio ha assunto nella nostra zona e alla necessità di sostenere l’esame che attesta la competenza linguistica ai fini dell’ottenimento della carta di soggiorno.  Inoltre il numero di donne è costantemente aumentato nel corso degli anni, a nostro avviso anche perché l’associazione offre una serie di servizi aggiuntivi che agevolano la frequentazione . Abbiamo infatti attivo un servizio di baby sitting gestito da 4/6 volontarie che si occupano di intrattenere i bambini mentre le mamme seguono la lezione senza deconcentrarsi. Per i bambini (in età da asilo nido: 0-3 anni) è una prima occasione di socialità e di apprendimento dell’italiano. 

 


Tra gli iscritti sono presenti numerosi minori (36)che comprendono i neo ricongiunti alla famiglia e i minori non accompagnati che soggiornano nelle comunità di accoglienza. I primi frequentano il corso di italiano parallelamente alla scuola pubblica per potenziare la conoscenza della lingua italiana, mentre per i minori non accompagnati la nostra scuola rappresenta l’unica opportunità formativa. I minori sono costantemente monitorati dagli insegnanti, frequentano 4 volte alla settimana e quando necessario ci confrontiamo con i referenti delle comunità per una disamina dei risultati raggiunti o per individuare insieme nuovi obiettivi formativi.

 

 

La maggior parte degli apprendenti (167) vive in famiglia ed è quindi alle prese con le difficoltà legate all’integrazione del nucleo familiare (dalla ricerca della casa, al pagamento delle utenze, alla stipula dei contratti d’affitto, all’inserimento scolastico dei figli, alla scelta del medico).

Per fare fronte alle esigenze i programmi sono orientati a fornire competenze che siano spendibili nella vita concreta. Insieme alle conoscenze grammaticali e alla morfosintassi le lezioni affrontano tematiche legate alla quotidianità del migrante. Le unità didattiche vertono infatti su argomenti legati all’agire quotidiano: la ricerca del lavoro, la sanità, il rapporto con le istituzioni etc.

 

 

Una percentuale rilevante degli iscritti (99) si trova in Italia da meno di 6 mesi; per questo motivo le classi più numerose sono quelle di livello più basso. Nonostante il flusso migratorio risulti negli ultimi due anni contratto a livello sia nazionale che cittadino, alla nostra scuola continua a crescere il numero dei neo arrivati. Nello scorso quadrimestre gli arrivati da meno di sei mesi erano 60 mentre in questo sono saliti a 99. Segno probabile di un richiamo tra connazionali in una zona segnata da una forte presenza migratoria.

 

 

 Il livello classe più numeroso è il livello dell’alfabetizzazione (118), ma molti sono coloro che si posizionano al livello ancora più basso dell’analfabetismo. Si tratta di soggetti non alfabetizzati in lingua madre che incontrano particolari difficoltà nell’apprendimento della lingua. 

 

 

A costoro abbiamo dedicato un corso particolare gestito da una docente  specializzata nell’insegnamento della lettoscrittura. Il corso così com’è concepito (si  cerca di seguire individualmente gli apprendenti) permette di superare le difficoltà di apprendimento dovute sia  a esperienze traumatiche premigratorie che al blocco emotivo che l’analfabetismo può scatenare.

 

Un dato di rilievo riguarda gli anni di studio di una percentuale degna di nota:  92 studenti su 249 hanno studiato per un totale di 16 anni conquistando titoli accademici che nel nostro paese non hanno valore perché non equipollenti.  

E’ sempre molto alto il numero di disoccupati (167 su 249); ed è un numero destinato a salire se consideriamo  che molti soggetti si considerano lavoratori anche se lavorano a chiamata quindi occasionalmente e senza garanzie di continuità. Possiamo pertanto considerare molto critica la condizione economica dei nostri utenti (come si evince dalla continua richiesta di sostegno materiale e dalla costante richiesta di opportunità di lavoro).

 

 

La scuola gratuita di italiano per stranieri  da Ottobre 2014 è realizzata anche grazie a   

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