Villa Pallavicini

 

 

Aprile 2016

 

Venerdì 1 Aprile ore 21,30

 


 

Lunedì 4 Aprile ore 21,00

 

Con religioso rispetto


Otto incontri sulle religioni nel mondo 

alla scoperta dei valori che uniscono

 

 

Laicità e ateismo

 

L'eroe sumero Gilgamesh esausto si fa rubare la pianta dell'immortalitá da un serpente. 

 

Alle regole d’oro delle religioni, ossia ai loro valori comuni, e all’ateismo è dedicato il settimo e penultimo appuntamento del ciclo “Con religioso rispetto". Intervengono il teologo Mauro Fracas e lo storico Pietro Adamo. 

È tempo dunque di tirare le conclusioni sulla rassegna dedicata alle religioni nel mondo alla ricerca dei valori che uniscono, dando anche spazio a “coloro che fanno a meno di dio”.  Al mondo sono un miliardo e mezzo le persone che non credono, ma che, non per questo, mancano di impegno nei confronti dell’uomo e dell’ambiente. 

Il teologo Mauro Fracas interverrà sui valori comuni a tutte le grandi religioni, dal principio ”non fare agli altri quello che non vorresti sia fatto te” (prima regola d’oro), alle prescrizioni sulla solidarietà, la carità, la non violenza e contro il furto. 
Fracas illustrerà anche la cosiddetta Era Assiale (dal VII al IV secolo a.C) in cui l’uomo iniziò a pensare in grande, uscendo da una mentalità di clan e tribale per riconoscersi in valori universali che regolassero eticamente comunità molto estese.
Una lettura in sala sulle basi biologiche dell’altruismo e sull’empatia (con riferimento alle recenti scoperte sui neuroni a specchio) introdurrà il principio che i valori si sono potuti affermare nel corso dell'evoluzione umana a prescindere dalle religioni. Oggi sappiamo che il vecchio detto “homo homini lupus” (l'uomo è lupo per l'uomo) non spiega la natura umana che, secondo molti ricercatori, è piuttosto una natura altruista. Fenomeni come la costruzione del nemico, svuotato della sua identità umana, sono processi ideologici atti a inibire la compassione.
Lo storico Pietro Adamo illustrerà l'evoluzione dell'ateismo dalle sue origini nell'antichità fino ai giorni nostri. L'ateismo infatti esisteva anche fra i Sumeri, fra gli Egizi e i filosofi greci. Il non credente, basti pensare all’Illuminismo, ha da tempo un bagaglio di valori da condividere anche con chi crede. Perché oggi il confine è fra chi tiene fermi i valori di una virtuosa convivenza e chi invece vuole tutto sacrificare al feticcio del profitto. 

 


 

Domenica 10 Aprile ore 21,00

 

 


 

Venerdì 15 Aprile ore 21,00

 

                                                                                                        


 

Sabato 16 Aprile ore 21,00

 

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Domenica 17 Aprile ore 16,00

Con religioso rispetto


Otto incontri sulle religioni nel mondo 

alla scoperta dei valori che uniscono

 

Streghe a Milano

 

 

Alla Milano magica della caccia alle streghe e dell'Inquisizione è dedicato l'ultimo appuntamento del ciclo "Con religioso rispetto". Una pagina inedita su una città legata nell'immaginario collettivo alla razionalità e al progresso, ma che per lungo tempo vide il fondamentalismo avere la mano pesante sui dissidenti religiosi, etichettati come eretici e indemoniati. Il ricordo di quei fatti può offrire anche oggi una dose di anticorpi contro l'intolleranza religiosa.
Alcuni luoghi di Milano, dopo avere ascoltato la relazione dello storico Paolo Portone e la lettura di documenti originali dell'Inquisizione, non sembreranno più come prima: in piazza Vetra furono messi al rogo suor Maifreda e compagni, al centro della più grande eresia femminile della storia del cristianesimo. All'Arcivescovado un frate con archibugio attentò alla vita del cardinale di ferro Carlo Borromeo, mentre nella torre adiacente la tortura produceva le grida di blasfemi ed eretici. Borromeo fu salvo per miracolo, si disse. Il frate Gerolamo Farina e i suoi tre complici, appartenenti all'ordine degli Umiliati, vennero bruciati vivi davanti alla chiesa di piazza Santo Stefano, a pochi passi dall'Università Statale.
Si parlerà di una Milano poco conosciuta, popolata di mezzane, fattucchiere, levatrici ed erbarie, donne esercitanti un carisma non riconosciuto dalle istituzioni di allora, eppure tenute in gran conto dal popolo, ma anche dai ceti dominanti. Depositarie di antichissimi saperi e forse seguaci di culti ancestrali di fertilità, come Sibillia Laria e Pierina Bugati, condannate a morte nel 1390 con l'accusa di aver intrattenuto rapporti con il Diavolo. Le prime di una lunga serie di esecuzioni che continuarono per tre secoli, e che vedranno coinvolte principalmente donne, come Caterina de Medici, bruciata viva "alla Vetra" il 4 marzo del 1617.
I roghi milanesi si conclusero nel 1641 con l'esecuzione di Anna Maria Pamolea e la sua serva Margherita.
Alla guida dell'arcidiocesi milanese per applicare la Controriforma e in piena caccia alle streghe, San Carlo Borromeo non andò per il sottile. Represse per esempio i canonici della Scala, in odore di eresia. Condusse spedizioni nella Svizzera italiana (parte dell'arcidiocesi milanese) per ripulirla da streghe ed eretici. Nel caso invece delle "streghe" di Lecco, il suo procedimento suscitò la contrarietà del Senato milanese e poi del Sant'Uffizio. Lo stesso pontefice ed ex inquisitore, Pio V, non gli diede ragione e le donne si salvarono.

 


 

 Lunedì 18 Aprile ore 21,00

 

 


 

 Lunedì 25 Aprile ore 20,30

 

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